Quello della Lettrice vis-à-vis si sta, piano piano, trasformando in un vero salottino nel quale accogliere gli amici. Per entrare: suonare il campanello.
La cosa che più incanta la padrona di casa, affacciata alla finestra, è che non sa mai chi verrà a farle visita: amici vecchi, vecchissimi, recenti, sconosciuti.
Per esempio, può capitare che ne passi uno che non vede da quasi vent’anni, e che le chiacchiera e le sorride come se fossero passati venti secondi, mentre condivide la pagina di un libro che hanno letto entrambi.
Oppure sfrecciano in bicicletta, inchiodano e si intrattengono le pagine di un libro che solo di recente ha preso a sfogliare, ma la incuriosisce molto ed evidentemente la cosa è reciproca, perché se le ritrova sempre intorno, più o meno per caso.
Può essere una mamma di scuola della figlia, o qualcuno che l’ha già vista da qualche parte, ma dove? Forse al Teatro della Caduta? Ma conosciamoci meglio…
Magari è qualcuno che torna da un lungo viaggio, e giustamente si ferma, è accolto, a casa della Lettrice come se fosse casa propria, prima ancora di disfare la valigia.
La scolaresca napoletana in gita che sfida e confida, i bancari incravattati solo all’apparenza, gli scettici vulnerabili, i matematici smarriti, i padri che delegano ai figli, le ragazze che vogliono danzare i desideri, gli amanti del caso ricambiati, …
Sbirciano un attimo, suonano il campanello, si accomodano, e poi finisce spesso così:
La Lettrice è qui piacevolmente intrattenuta ed emozionata da Riccardo e Juanita. Grazie!
(Memoria aprile 2014)